Sono un ingegnere edile – architetto e urbanista. Mi sono laureato in Gestione Urbana al Politecnico di Bari e negli anni ho intrapreso diversi e trasversali percorsi di specializzazione.
Per una vivace curiosità e dinamica intraprendenza, dopo alcuni corsi di formazione sull’efficientamento energetico e le materia rinnovabili, ho approfondito, soprattutto, la materia del governo del territorio. In particolare, ho indagato i temi sia del consumo di suolo e dei servizi ecosistemici, sia della rigenerazione urbana e dei cambiamenti climatici.
Dopo il Master annuale di II livello “Città e Territorio: strategie e strumenti innovativi per la protezione dai rischi dei territori in crisi” promosso dall’Università Politecnica delle Marche, per quasi due anni e anche attraverso un assegno di ricerca, ho avuto il privilegio e l’onore di lavorare nel centro di ricerca interministeriale Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Nel dipartimento per il Servizio Geologico dell’Ispra ho potuto approfondire gli argomenti del consumo del suolo e delle forme di degrado di questa preziosissima risorsa naturale pressoché non rinnovabile, comprendendo l’importanza della pratica del monitoraggio ambientale e l’urgenza della definizione di indispensabili parametri quanti-qualitativi con cui misurare gli impatti dei processi di rigenerazione territoriale.
Sono, infine, anche un giornalista ambientale, con esperienza quasi decennale. Dopo la prima esperienza professionale come redattore di Epolis Bari, ho maturato, a livello nazionale, molte collaborazioni da freelance (come quella con Lifegate o Materia Rinnovabile), alcune delle quali ancora in corso, che mi hanno permesso di raccontare le sfide dello sviluppo sostenibile e dell’economia circolare, della rigenerazione urbana e dell’innovazione socio-ambientale.
La complessità contemporanea odierna non mi spaventa, anzi la ritengo una straordinaria occasione per un cambiamento radicale e plurale perché le criticità o fragilità di oggi possano trasformarsi nelle opportunità di domani per un progresso inclusivo e generativo che non lasci indietro nessuno.
Ora una nuova sfida.
Vorrei mettere a disposizione, con umiltà e corresponsabilità, le conoscenze da ingegnere e le esperienze da giornalista per diventare il green ambassador di tutte quelle imprese del nostro Paese che ambiscono a tenere insieme responsabilità sociale e sostenibilità ambientale.
Per un Paese più giusto e più felice, oltre che più attento al benessere delle prossime generazioni.